LUXURY & STYLE
$22.000
Particolare modello di orologio a colonna con l'emblema del Re Sole e la raffinata imitazione di tartaruga, detta boulle, ossia una pelle di legno nera venata ed imbevuta di rosso. I particolari sono cesellati, rifiniti e poi dorati uno ad uno. Arricchito di 11 rubini nel meccanismo: davvero un gioiello. Ognuno dei 5 pezzi disponibili vale circa 21,000 €, ma li offriamo qui a 17,500 €.
$15.000
Orologio a pendolo contemporaneo in marmo ed acciaio. Il fondatore Antonio Altobel ha deciso di uscire dagli schemi classici; il figlio David ha scelto un perfetto mix di moderno e funzionale per molti ambienti. Nessun riferimento al passato: che sia stato lavato via dalla cascata d’acqua che scorre sulla pietra? Pezzo unico al prezzo eccezionale di 15.000 euro.

Come nasce un capolavoro: SCR.79 di Altobel Antonio

Pubblicato il 14/05/2019 13:16:37
Categorie Approfondimenti

Ogni orologio di Altobel Antonio possiede una propria storia da raccontare, da cui derivano l’attenzione ad ogni singolo dettaglio e la scelta di una tipologia di legno e di meccanismo specifica. Le opere della nostra azienda vengono costruite su misura delle esperienze e dei progetti dei nostri clienti, per fare in modo che divengano il punto centrale delle loro case, quell’elemento da mostrare con orgoglio agli ospiti anche a distanza di decenni. È proprio ciò che è successo con SCR.79, orologio a pendolo moderno di Altobel Antonio che può vantare una storia ricca di particolarità, nata dalla fusione tra ingegno e artigianalità, ossia tra mente, braccio e anche cuore. Scopri nell’articolo come è nato questo capolavoro.

La storia

C’era una volta...un ingegnere di Sanguinetto, in provincia di Verona, di nome Franco. Nonostante avesse progettato autonomamente la propria casa in modo ottimale, l’uomo non si sentiva ancora pienamente soddisfatto. Mancava ancora qualcosa, un tocco di brio, che illuminasse le stanze e creasse unione tra il soggiorno e la balconata del primo piano, destinata alla zona notte. Franco passò le notti a chiedersi: cosa potrei mai aggiungere alla mia casa, per essere finalmente orgoglioso e, soprattutto, per stupire i miei ospiti? Poi l’idea geniale: affidarsi ad Altobel Antonio, suo concittadino.

La ditta Altobel Antonio realizzava manualmente orologi, prevalentemente a pendolo ma anche di altri tipi, accontentando le esigenze di clienti italiani e stranieri. Quando Franco bussò alla piccola bottega di Antonio, capì immediatamente di essere giunto nel posto giusto: l’artigianalità, la passione, l’amore per il legno in tutte le sue forme lo avevano pervaso completamente. Dopo aver spiegato ad Antonio quello che cercava, i due protagonisti di questa storia iniziarono a sognare ad occhi aperti e a progettare l’orologio a pendolo perfetto per la casa di Franco.

Il mobile

Antonio impiegò non poco tempo a rendere realtà il progetto creato assieme a Franco, perché si sa che per far nascere un capolavoro ci vuole tanta, tantissima pazienza. Alla fine, però, SCR.79 (questo fu il nome assegnato all’orologio a pendolo per Franco) si rivelò ammaliante, il vero tocco di classe della casa dell’ingegnere.

Ogni dettaglio era stato studiato scrupolosamente. Il legno di SCR.79 era massiccio  in tavola e non lamellare, un Douglas del Canada, con spessori grossi e pesanti. L’orologio a pendolo, infatti, si rivelava un pilastro immobile e possente, che dava un senso di robustezza all’arredamento casalingo di Franco. Antonio aveva aggiunto al legno massello le vie di fuga e gli incastri, per evitare successivamente incollaggi e poter verniciare al naturale l’intero orologio.

Oltre a ciò, un’altra caratteristica di SCR.79 riguardava l’ampio e variegato utilizzo del vetro, che rendeva l’orologio un pezzo luminosissimo e, soprattutto, visibile in tutto il suo essere sia dal soggiorno, sia dall’alto, ossia da quella balconata su cui stavano le stanze da notte. La porta in cristallo impreziosiva ulteriormente l’opera d’arte. Anche le cerniere erano a vetro, un elemento estremamente innovativo per quell’epoca. Ma la vera ingegnosità di Antonio riguardava in particolare la realizzazione di un vetro piano sopra, che permettesse di ammirare il meccanismo dalla zona notte, evitando comunque di coprire gli altri pezzi d’arredamento della casa (per esempio, la magnifica scalinata).

Gli ospiti che, proprio la sera dell’arrivo dell’orologio a pendolo, Franco aveva invitato a casa sua, rimasero incantati, con la bocca spalancata e gli occhi quasi lucidi, ad ammirare un vero e proprio capolavoro. Ma le sorprese di Antonio Altobel non erano ancora finite.

Il meccanismo

Quando si parla di “orologio a pendolo”, non si fa riferimento solo alla parte estetica, ma anche e soprattutto al meccanismo, che deve rispecchiare la qualità esteriore dell’opera d’arte. In particolare, Altobel Antonio studiò per mesi e mesi un meccanismo adatto a SCR.79, che potesse riprendere lo stile e le caratteristiche adottate da Franco per la propria abitazione.

E fu così che nacque l’idea delle canne d’organo, 9 canne appese all’orologio che permettono non solo di aggraziarlo nelle sue forme, ma anche di adattarsi ad un meccanismo a 3 melodie. Dall’orologio, quindi, arrivavano alcune delle sinfonie per orologi più amate: Westminster San Michele e Whittington, le più lunghe sul mercato.

Ma, ancora un volta, suoni vivi e dolci si dovevano sposare perfettamente con un quadrante piacevole e, soprattutto, completo. Infatti, Altobel Antonio concepì il quadrante di SCR.79 come un calendario che mostrava in modo automatico la finestrella del mese, del giorno del mese e del giorno della settimana. Inoltre, non mancavano nel capolavoro dell’artigiano sanguinettano il segna secondi e le fasi lunari, elemento di differenziazione da molti altri orologi a pendolo dell’epoca.

Il futuro

È ancora commovente, per Altobel Antonio e il suo staff, ricordare e diffondere la storia di uno dei pezzi forti della ditta, SCR.79. Dopo la presentazione a Franco, infatti, l’orologio a pendolo moderno entrò di diritto nel catalogo dell’azienda, occupandovi uno dei posti principali. Da questo modello ne sono nati, successivamente, altri due, che riprendono gli elementi e le caratteristiche del capostipite, ma che risultano congeniali alle diverse esigenze dei clienti. SCR.78, infatti, è lo stesso identico mobile, ma ridimensionato, per case di metratura minore. Un’ulteriore versione, invece, si presenta ancora più brillante grazie ad un’attenzione al cromo-lucido. Il quadrante in cristallo e la pendola che si adattano ottimamente alla finitura e all’arredamento dell’abitazione del cliente rendono questa versione personalizzabile in più elementi.

Insomma, la storia di SCR.79 è destinata a continuare, tramandando di generazione in generazione le proprie, felici, origini: per concludere questa favola divenuta realtà, Franco poté vantare un pezzo d’arredamento di indubbio valore e di indubbia ingegnosità a completamento della bellezza della sua abitazione; d’altro canto, Altobel Antonio aveva portato a termine l’ennesimo capolavoro, mettendo in mostra le proprie abilità ed evidenziando l’innovatività delle proprie opere. Insomma, come nelle favole più belle, “vissero tutti felici e contenti”, grazie ad uno splendido orologio a pendolo.

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